Fra le migliori architetture del '700 milanese, Palazzo Reale ("reale" di nome, non ovviamente di fatto) sorge nel luogo dove avevano avuto reggia i Visconti e gli Sforza, e dopo di loro residenza i governatori spagnoli e austriaci. Fu sempre sotto gli Asburgo d'Austria che
Giuseppe Piermarini - l'architetto de
La Scala - ricostruì sopra le vecchie mura precedenti, trasformando fra 1771 e 1778 l'edificio in ciò che è oggi.
Quest'ultima affermazione è probabilmente piuttosto ottimistica, perché Palazzo Reale fu molto duramente colpito dalle bombe cadute su Milano durante la seconda guerra mondiale, e perdette in quell'occasione i suoi splendidi interni neoclassici. Soltanto la più grandiosa delle stanze, la
Sala delle Cariatidi, sopravvive, in una forma semidistrutta che si è volutamente lasciata tale a futura memoria di ciò che le guerre vogliono dire.
La sala è spesso inclusa nei percorsi delle ottime
mostre temporanee organizzate nel palazzo, con effetto immancabile sui visitatori.
In cima al grandioso scalone che porta al primo piano, si può prendere sulla sinistra per ammirare i risultati di un appassionato
restauro. Tre
stanze aperte ai visitatori sono parte del progetto che si propone di far tornare l'interno della reggia ai suoi fasti sette-ottocenteschi. Mobilio e arazzi dispersi sono stati ritrovati e ricollocati, stucchi e soffitti restaurati, finiture e decorazioni riportate alla luce.
Il pezzo forte è un magnifico
centrotavola del 1804 fatto di marmo, onice, pietre dure e bronzo dorato. È la miniatura, lunga svariati metri, di un ippodromo romano, con tanto di templi, colonne e statue.
Dal 1984 Palazzo Reale ospita anche il
Cimac, il Civico Museo d'Arte Contemporanea, che è stato rinnovato e riaperto il 6 dicembre 2010 come
Museo del Novecento.