Elea, un computer
pioniere italiano
il contesto
Siamo alla fine degli anni '50 e l'Italia sta entrando
nel boom economico. Inizia l'era della motorizzazione di massa, mentre
la televisione, nata nel 1954, comincia a diffondersi.
L'Olivetti degli anni '50 è un'azienda florida e in forte espansione,
con prodotti (calcolatrici e macchine da scrivere) noti in tutto il
mondo. L'azienda ha un punto di forza nelle sue capacità in
campo meccanico, ma è del tutto estranea alle tecnologie elettroniche.
Alla guida c'è però una persona di grande intuito, Adriano Olivetti,
che decide di avviare una profonda evoluzione dell'azienda e dei suoi
prodotti dalla meccanica verso l'elettronica. è in questa prospettiva
che nel 1955 nasce a Pisa il laboratorio che progetterà l'Elea.
Ed è in questa stessa ottica che l'Olivetti creerà nel
1958 la SGS (Società Generale Semiconduttori),
per sviluppare autonomamente i transistor, dispositivi alla base delle
nuove tecnologie elettroniche.
Alla metà degli anni '50 i calcolatori elettronici attirano
grande interesse, ma ce ne sono in giro ancora pochi. Si tratta di
macchine enormemente costose, di grandi dimensioni, il cui utilizzo
richiede personale di alta specializzazione; sono accessibili quindi
solo a una fascia limitata di grandi utenti.
è in questa ottica di mercato che si colloca anche l'Elea 9003: i clienti saranno
grosse aziende industriali, banche, l'amministrazione pubblica. Per
dare un'idea, il costo di un'Elea era dell'ordine di 800 milioni di
lire dell'epoca. Il primo sistema fu installato alla Marzotto di Valdagno nell'agosto del 1960.
Bibliografia
.:. F. Filippazzi, G. Sacerdoti. Progetto
Elea: il primo computer made in Italy. (Atti del Convegno internazionale
sulla storia del calcolo automatico e dell'informatica, Siena, 10-12
settembre 1991)
.:. Dal Quipo al Chip (catalogo della mostra), SMAU 1987
.:. F.
Filippazzi, Il computer tra fantasia e realtà, CUEN
1996
.:. G. Di Stasio, Le origini dell'informatica
in Italia: Elea 9003, in MC Microcomputer 178, novembre 1997
Coordinamento di progetto: Giuliano Gaia, Enrico Miotto.
Testi di Giuliano Gaia.
Si ringraziano Franco Filippazzi, Gianfranco Soresini, Corrado Giustozzi,
Gianfranco Nizzica.