Pinacoteca Ambrosiana
.:. L'evento culturale di maggior rilievo nell'annata 1997 a Milano è stata la nuova inaugurazione - e la riapertura al pubblico il 21 ottobre, dopo lunghi restauri finanziati dalla Fondazione Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde e da Cariplo SpA - dell'importantissima raccolta artistico-bibliotecaria fondata in città nel 1609 dal cardinale Federico
Borromeo.
.:. L'Ambrosiana, così chiamata dal santo protettore Ambrogio, contiene nella sua pinacoteca almeno due opere che da sole valgono un viaggio: la piccola ma sbalorditiva
Canestra di frutta dipinta verso il 1599 dal milanese Michelangelo Merisi detto il
Caravaggio, e il gigantesco cartone preparatorio personalmente e dettagliatamente tracciato da
Raffaello fra 1509 e 1510 per l'affresco della
Scuola d'Atene, nelle Stanze Vaticane.
.:. Attorno, sale ben ripristinate e tecnicamente all'avanguardia (comprese quelle affascinanti di fine anni '20, a marmi policromi e mosaici) espongono un patrimonio di tele di valore mondiale, opera - solo per fare qualche nome - di Botticelli,
Leonardo (
Il musico), Luini, il Bramantino, Magnasco, Tiziano, Jacopo Bassano, Giandomenico Tiepolo e il fiammingo
Jan Brueghel, che del cardinal Federigo era amico personale.
.:. Eppure anche tutto questo sembra poca cosa di fronte alla più fondamentale ricchezza dell'Ambrosiana: la raccolta unica al mondo di manoscritti,
codici e disegni di grandi maestri custoditi nella sua biblioteca. Di valore inestimabile è la raccolta di fogli autografi di Leonardo da Vinci nota sotto il nome di
Codice Atlantico. Come osservano forse un po' altezzosamente all'Ambrosiana, il magnate dell'elettronica Bill Gates si fa gran vanto di possedere diciotto fogli leonardeschi, ma qui ce ne sono più di mille.