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Gae Aulenti (1927-2012)
dal 22 maggio 2024 al 12 gennaio 2025
una sola immagine
.:. Se per andare in Triennale si prende la metropolitana, si risale all’aperto in una piazza riprogettata in verde e rosso da Gaetana “Gae” Aulenti (Palazzolo dello Stella, 1927-Milano, 2012). Probabile si stia andando a visitare la mostra che su Gae è ora in corso, attraverso sale della Triennale anche queste ridisegnate da lei. Niente di strano dopo tutto, perché l’architetto Aulenti si è occupata di una serie di edifici importanti sparsi nel mondo. Per esempio ha trasformato la vecchia stazione ferroviaria Gare d’Orsay a Parigi in quello che oggi è il
Musée d’Orsay (1986), ristrutturato le
Scuderie del Quirinale a Roma (1997-1999) e curato il rinnovamento del San Francisco
Museum of Asian Art (1996-2003).
.:. Sin qui per gli edifici. Ma la Gae – come la chiamano a Milano, seguendo l’uso locale di aggiungere l’articolo al nome proprio di chi si conosce – ha lasciato il segno anche nella storia del design italiano, e anche qui da pioniera.
April, la sua minimalistica poltroncina pieghevole prodotta da Zanotta, è del 1963. Nel 1969 c’è il lancio della lampada
Oracolo per Artemide, e il divanetto biposto
Rossini per Cappellini entra sul mercato nel 1986, lo stesso anno del Museo d’Orsay.
.:. La genialità di Aulenti ha riguardato, sin da quando lei aveva meno di trent’anni, la cura del layout di un’importante rivista di design come Casabella, progetti di case private sin dal 1956, e
allestimenti teatrali, soprattutto per la Scala e per il Rossini Opera Festival di Pesaro. La mostra ricostruisce una scioccante scenografia per l’
Elektra di Richard Strauss (nell'immagine) alla Scala nel 1994: né più né meno che una macelleria. Ma è soltanto una nella serie di ricostruzioni che la Triennale sta dedicando alla Gae questi mesi. Per ragioni sia estetiche che etiche, sono cose da non perdere.