Shopping per bancarelle, a fare la spesa o a rifare il guardaroba
.:. Il Mercado do Bolhão di Porto, la Boquería di Barcellona, Portobello Road a Londra o l’Östermalms di Stoccolma… tra alimentari, anticaglie e oggetti vari che appaiono sulle foto dei week end, i mercati storici sono spesso una delle attrazioni da visitare nelle città europee. E perché no? Guardare non costa nulla, si possono concludere buoni affari e spesso le bancarelle sono fotografie verosimili della società, con quella atmosfera più o meno caotica, tanto varia quanto i gusti degli abitanti. Poi si arriva a Milano: un tripudio di negozi si snoda per vie e quartieri famosi, ma soddisfare la voglia di shopping da bancarella diventa
un po’ più complicato. Le occasioni ci sono, purché ci si trovi
nel posto giusto al momento opportuno.
Tra i servizi municipali, perlopiù per i residenti, figurano ventisei mercati coperti e, a rotazione dal lunedì al sabato, una quindicina di mercati rionali - questi ultimi non esclusivamente di
alimentari -. Il più noto ed esteso è lungo Viale Papiniano (zona Ticinese, MM Sant’Agostino), il mercoledì mattina e il sabato; quello di Via Fauché (zona Sempione, martedì mattina e sabato) gode invece di buona fama per l’abbigliamento vintage.
New entry in tema alimentare è, dal 24 novembre 2009, il mercato agricolo della
Cascina Cuccagna (all’altezza di Via Ludovico Muratori 43, ogni martedì dalle 15:30 alle 20): ispirato alle regole della filiera corta a basso impatto ambientale, propone prodotti lombardi a vendita diretta come frutta, verdura, formaggi, salumi, vino, miele e confetture nel rispetto della stagionalità, con l’obiettivo in più di promuovere le iniziative di recupero della cascina.
Due
mercati storici, dove trovare un po’ di tutto, come in un bazar o in un suk, sono migrati dalla collocazione classica a zone limitrofe: dalla Darsena all’Alzaia Naviglio Grande/Via Valenza la fiera di Sinigaglia (ogni sabato, MM Porta Genova) e da Via Brembo/Lorenzetti a San Donato il mercato delle pulci.
Ci sono poi
appuntamenti mensili come il Mercatone dell’Antiquariato: in Brera (Via Fiori Chiari e dintorni) la terza domenica del mese e lungo i Navigli l'ultima domenica del mese. La seconda domenica, da settembre a giugno, potete invece curiosare tra i libri antichi sotto i portici di Piazza Diaz, a un passo dal Duomo.
Sotto Natale le opportunità si moltiplicano, con iniziative nei punti nevralgici del centro storico, perlopiù tra il Castello, via Dante e il Duomo e spesso ai giardini pubblici Indro Montanelli, dove
intercettare gli acquirenti di regali. Accade innanzitutto agli
Oh Bei! oh Bei!, appuntamento più che tradizionale delle festività meneghine di Sant’Ambrogio: da qualche anno non ci sono più le bancarelle nei vicoli del quartiere che porta il nome del patrono della città, ma gazebo (un po’ meno tipici, ma più “ordinati”) in piazza Castello. Un’immensa mostra mercato a ingresso libero si tiene in contemporanea nella prima metà di dicembre presso la fiera di Rho: l’Artigiano in Fiera, a cavallo del ponte dell'8 dicembre, è un vero evento di massa, dove centinaia di stand espongono manifattura e gastronomia tipiche non soltanto delle regioni italiane ma un po' di tutto il mondo. Se la voglia di
etnico rimane, magari con un occhio all’“altra economia”, il piazzale di Pagano ospita da metà novembre all’Epifania il Banco di Garabombo, gestito dall’associazione Chico Mendes.
E ora, calendario alla mano, non resta che iniziare la ricerca, ricordandosi che, a Milano come altrove, la varietà di oggetti riflette quella dei loro venditori: come ogni acquirente che si rispetti, bisognerà valutare ogni "affare" caso per caso.
[Elisa Munafò]