Protagonisti, cibo e ritratti
.:. Non ci sono più gli attori ad animare le cronache dei giornali, come alla fine del secondo millennio. Passati quasi tre lustri dall'inizio del terzo, sono piuttosto calciatori e
cuochi a popolare i programmi della televisione, le newsletter di posta elettronica e i post sulle reti sociali.
.:. Fra calciatori e cuochi - pardon, chef - sono spesso questi ultimi a essere più simpatici. Perché? Perché i cuochi sono personaggi
creativi e influenti quanto i calciatori, ma rispetto a loro comunicano subliminalmente qualcosa di più necessario e di più sociale. Per la vitalità della specie Homo sapiens, la competizione e la forza fisica sono certamente essenziali. Ma per correre, segnare e vincere le sfide bisogna aver mangiato, possibilmente aver mangiato bene: piatti sani, condivisi in buona compagnia.
.:. Sia come sia - e tralasciando gli pseudoprotagonismi televisivi che ai cuochi veri giovano poco - rimane che la categoria ha abbandonato il ruolo di paziente tessitrice invisibile della fortuna di locali pubblici, chiusa in cucina, per trasformarsi in albo professionale di maitre à penser.
.:. Questo Zeitgeist è raccolto da un notevole volume fotografico, che non a caso si chiama
Beyond the chef, e documenta il nuovo ruolo dei cuochi come
comunicatori di valori positivi. Questi valori sono il lavoro, l'impegno, il rispetto non soltanto verso la clientela - che in linguaggio religioso si chiama rispetto del prossimo - ma anche verso la natura, fornitrice necessaria delle materie prime che basano la chimica creatrice del cibo.
.:. Gli chef di cui si illustra su carta patinata il
beyond - l'oltre, il di più, il dietro le quinte - sono in questo libro una cinquantina. Lavorano tutti in Italia, e sono tutti (sottile sponsorizzazione?) stellati
Michelin. Non sono tutti italiani. In larghissima maggioranza sono maschi.
.:. Forse interessa ai lettori di CiaoMilano notare che otto di questi chef hanno il loro ristorante qui in città, uno di loro nell'hinterland immediato - è il caso celeberrimo di Davide
Oldani a Cornaredo - e quattro praticamente (ammesso che qualcuno accetti di non bere, o il guidatore sia astemio) a tiro di serata: Chicco e Bobo
Cerea a Brusaporto, Davide
Santini a Canneto sull’Oglio, Luisa
Valazza a Soriso e Philippe
Léveillé a Concesio.
.:. C'è una morale di tutto questo? C'è, ma per tirarla bisogna guardare una per una le immagini, bellissime, scattate e pubblicate dal fotografo Gianni Rizzotti. Alcune sono su
Facebook. Le foto dicono in modo molto chiaro - ai posteri l'ardua sentenza - chi, senza dubbio bravo ai proverbiali fornelli, è ancora più bravo a vendere la propria immagine.
.:. Ci si scuserà se chiudiamo in latino. Si parva licet componere magnis, Benedetta Parodi docet.
Beyond the chef
Skira, Milano, 2014
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Beyond the chef, puoi farlo con
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